Innocence
Innocence
2004
Paesi
Belgio, Francia, Gran Bretagna, Giappone
Genere
Drammatico
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Lucile Hadžihalilović
Attori
Zoé Auclair
Lea Bridarolli
Bérangère Haubruge
Marion Cotillard
Hélène de Fougerolles
In un misterioso bosco incontaminato, cinque gruppi di bambine, divise in altrettante case, sono educate secondo rigide imposizioni da direttrici e insegnanti che si occupano della loro formazione. Non vi è traccia di nessuna presenza maschile. Una reclusione forzata che isola le piccole dal mondo reale, forse nel segno di una missione ben precisa. Terzo lungometraggio di Lucile Hadžihalilović, ispirato alla novella Mine-Haha ovvero Dell'educazione fisica delle fanciulle (1903) del drammaturgo tedesco Frank Wedekind. Sulla base di una suggestiva ricerca audio-visiva, la pellicola si configura come un dramma metafisico in cui l'immersione nella natura confina le piccole protagoniste in un incubo minaccioso. Suoni e rumori hanno la stessa importanza delle immagini nel ricreare un clima di impalpabile minaccia frutto della paura per l'ignoto. L'attenzione per i dettagli (i nastri di diverso colore, le lampade, gli animali), l'indefinita struttura gerarchica della comunità e la quotidianità rigidamente organizzata (giochi, lezioni, corsi di danza) contribuiscono a dare forma a un apologo al femminile sulla perdita dell'innocenza, il controllo preventivo e l'obbedienza come unico strumento di salvezza. Il fascino del film, però, si perde già al giro di boa, quando la ripetitività dell'azione prende il sopravvento e l'ottusa ricerca di uno sguardo autoriale sgonfia il fascino di un mistero sospeso e rarefatto. L'apertura finale alla realtà (e al genere maschile), con l'acqua che diventa fonte di vita, segna, purtroppo, un epilogo sottotono. Tanto rumore per nulla. Eccellente fotografia di Benoît Debie. Dedicato a Gaspar Noé, marito della regista. Inedito in Italia.
Maximal Interjector
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