Into the Woods
Into the Woods
2014
Paesi
Usa, Gran Bretagna, Canada
Generi
Musical, Avventura, Sentimentale
Durata
125 min.
Formato
Colore
Regista
Rob Marshall
Attori
Meryl Streep
Emily Blunt
James Corden
Anna Kendrick
Chris Pine
Tracey Ullman
Christine Baranski
Lilla Crawford
Daniel Huttlestone
Johnny Depp
Lucy Punch
La maledizione di una strega (Meryl Streep) pesa sulle vite di un fornaio (James Corden) e di sua moglie (Emily Blunt), negando loro la gioia di un figlio. C'è soltanto una speranza per poter spezzare l'incantesimo: portare alla megera una serie di oggetti che possano restituirle l'antico splendore.
Rob Marshall propone sul grande schermo l'omonimo musical di culto firmato nel 1986 dal leggendario Stephen Sondheim, ma, nonostante la familiarità del regista con il genere (Chicago del 2002 e Nine del 2009), il risultato è confusionario e poco coeso. Into the Woods si muove in claudicante equilibrio tra la melassa del buonismo e, elemento forse ancor più fastidioso, il tentativo insistito di ricercare a ogni costo il rovesciamento dei cliché: tra gigantesse che corrono dal cielo, Cenerentole anomale e vaghi rapporti extra-coniugali, il musical finisce per assumere l'aspetto di un ibrido forzatamente eccentrico e indigesto. Marshall dirige diligentemente, ma senza guizzi: ha per le mani una “materia” molto amata dagli americani, e sa di non potere osare più di tanto. Il comparto personaggi – effettivamente nutritissimo – non riesce a soddisfare pienamente, nonostante la presenza di caratteriste di lusso come Christine Baranski (la matrigna di Cenerentola), Lucy Punch (una delle sorellastre) e Tracey Ullman (la madre di Jack). Il budget è importante e negli Stati Uniti ha avuto un buon riscontro al botteghino, ma nel complesso il musical non riesce ad appassionare: nessuna canzone è realmente trascinante, il ritmo è farraginoso, gli attori – Streep compresa – impacciati. Depp fa se stesso, per l'ennesima volta, ma perlomeno appare poco, e il suo gigionismo da lupo cattivo è relegato ai margini.
Rob Marshall propone sul grande schermo l'omonimo musical di culto firmato nel 1986 dal leggendario Stephen Sondheim, ma, nonostante la familiarità del regista con il genere (Chicago del 2002 e Nine del 2009), il risultato è confusionario e poco coeso. Into the Woods si muove in claudicante equilibrio tra la melassa del buonismo e, elemento forse ancor più fastidioso, il tentativo insistito di ricercare a ogni costo il rovesciamento dei cliché: tra gigantesse che corrono dal cielo, Cenerentole anomale e vaghi rapporti extra-coniugali, il musical finisce per assumere l'aspetto di un ibrido forzatamente eccentrico e indigesto. Marshall dirige diligentemente, ma senza guizzi: ha per le mani una “materia” molto amata dagli americani, e sa di non potere osare più di tanto. Il comparto personaggi – effettivamente nutritissimo – non riesce a soddisfare pienamente, nonostante la presenza di caratteriste di lusso come Christine Baranski (la matrigna di Cenerentola), Lucy Punch (una delle sorellastre) e Tracey Ullman (la madre di Jack). Il budget è importante e negli Stati Uniti ha avuto un buon riscontro al botteghino, ma nel complesso il musical non riesce ad appassionare: nessuna canzone è realmente trascinante, il ritmo è farraginoso, gli attori – Streep compresa – impacciati. Depp fa se stesso, per l'ennesima volta, ma perlomeno appare poco, e il suo gigionismo da lupo cattivo è relegato ai margini.
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