L'invidia del mio migliore amico

Tim Dingman (Ben Stiller) e Nick Vanderpark (Jack Black) sono vicini di casa, colleghi di lavoro e migliori amici. Mentre Tim si concentra sulla propria professione, Nick è un sognatore in cerca dell'idea che lo possa far diventare ricco. Dopo vari tentativi, Nick riesce a diventare milionario creando uno spray per lo smaltimento organico, accendendo l'invidia di Tim.

Pellicola esile e basica che ruota attorno a una trovata ben poco originale. Barry Levinson (Good Morning, Vietnam del 1987, Rain Man – L'uomo della pioggia del 1988, Sleepers del 1996), ben poco a suo agio con il registro leggero, realizza una commedia degli equivoci dal tono grottesco che esplora le debolezze e le bassezze umane. Tutto però resta a un livello meramente teorico, perché si è più vicini a una goliardia mai cinica, girata e messa in scena con sufficienza, che a una vera black comedy. E anche la coppia protagonista, sulla carta spiritosa e divertente, non appare in gran forma.