Tratto dall'omonimo racconto (1961) di Roald Dahl, James e la pesca gigante racconta le avventure di James (Paul Terry), orfanello bistrattato da due tiranniche zie, in fuga verso New York a bordo di un enorme frutto. A fargli compagnia, i suoi amici insetti, anch'essi opportunamente ingigantiti.

Henry Selick mette insieme live action e la sua amata stop-motion a supporto di una favoletta esile con un protagonista un po' petulante. Se le atmosfere tetre della casa delle zie funzionano, i segmenti colorati con gli insetti giganti sono deboli e privi di fascino, mentre i numeri musicali risultano addirittura stucchevoli. Molto più divertente, e in linea con le tendenze goth del regista, la parentesi sulla nave dei pirati, dove fa capolino anche Jack Skeletron. La delusione per i fan di Selick, dopo il risultato raggiunto con lo splendido Nightmare Before Christmas (1993), è davvero cocente.