Rapinatore dalla faccia deforme, Johnny Sedley (Mickey Rourke) partecipa a un colpo propostogli dal suo migliore amico Mikey Chalmette (Scott Wilson). I due complici Rafe Garrett (Lance Henriksen) e Sunny Boyd (Ellen Barkin) però non hanno intenzione di spartire il bottino e, dopo aver ucciso Mikey, fanno accoltellare Johnny che, finito in carcere, si è rifiutato di fare i loro nomi ad un agente (Morgan Freeman). In ospedale, un medico (Forest Whitaker) propone, insieme alle cure, la possibilità di una plastica facciale: con un nuovo viso e un nuovo nome, Johnny potrà cercare vendetta. Convincente ritratto di un delinquente irrecuperabile, a cui nemmeno la prospettiva di cominciare da zero (la seconda opportunità centrale nella cultura a stelle e strisce) con una vita (e un viso) rispettabile può far dimenticare la logica del regolamento di conti. Rourke è efficace nel restituire l'inadeguatezza di Johnny: tutto il cast di contorno, poi, è di gran classe. Hill da parte sua ci mette il mestiere e gli ingredienti che conosce meglio: non inventa nulla, non si risparmia nemmeno un cliché, ma riesce a divertire e quasi a commuovere con l'immagine finale della fotografia dopo il massacro al cimitero.