Una casa ora in vendita porta alla morte chiunque vi abbia a che fare. La maledizione sembra legata a un tragico fatto di sangue avvenuto alcuni anni prima fra quelle mura. Protagonista del triste episodio era stata una famiglia con un bambino di nome Toshio (Yuya Ozeki). Terzo capitolo della celebre saga horror di Takashi Shimizu ma il primo ad aver ricevuto distribuzione nelle sale cinematografiche (a differenza degli altri due distribuiti direttamente in home video nel 2000). Collega ma prima ancora allievo dei più validi Hideo Nakata e Kiyoshi Kurosawa, Shimizu ne riprende la dimensione domestica e quotidiana dell'orrore, ma preferisce non addentrarsi nei territori della riflessione socio-antropologica, rimanendo ancorato a un racconto più classico di fantasmi vendicativi. Divisa in sei capitoli distinti, la pellicola segue la struttura del modello originale – ma stavolta con coerenza e compattezza maggiori – mentre la narrazione non lineare e le sovrapposizioni temporali creano un'efficace atmosfera di angoscioso disorientamento. Rifatto in America dallo stesso Shimizu con il titolo di The Grudge (2004).