K-19
K-19: The Widowmaker
2002
Paesi
Gran Bretagna, Germania, Usa, Canada
Genere
Guerra
Durata
138 min.
Formato
Colore
Regista
Kathryn Bigelow
Attori
Harrison Ford
Liam Neeson
Peter Sarsgaard
Donald Sumpter
Ravil Isyanov
Nel 1961, in piena Guerra fredda, il sommergibile sovietico K-19 viene mandato nelle acque dell'Atlantico per la sua prima missione. Il comandante Vostrikov (Harrison Ford) è poco amato dall'equipaggio, affezionato al secondo Polenin (Liam Neeson). Il mezzo deve affrontare un grave incidente al reattore, che mette a repentaglio la vita di tutti gli uomini a bordo.
Storia romanzata del vero K-19, il primo sottomarino russo equipaggiato con missili nucleari balistici, il cui drammatico incidente nel '61 rimase un segreto di stato fino al crollo del comunismo. Dopo Point Break – Punto di rottura (1991) e Il mistero dell'acqua (2000), ancora una volta il mare sembra essere l'elemento ideale per Kathryn Bigelow, che qui si dedica a uno dei suoi progetti maggiormente ambiziosi: girato con la consulenza dei veri marinai protagonisti dell'episodio, è tra i più costosi film indipendenti di sempre (100 milioni di dollari di budget) e tuttavia si rivelò un grande flop commerciale. La regista sfrutta bene l'atmosfera chiusa e soffocante di un'ambientazione che non potrebbe essere più claustrofobica e, per tre quarti della pellicola, mantiene un livello di tensione innegabile. Ma i difetti sono davvero troppi: il dualismo tra il rigido Vostrikov e il più umano Polenin soffre di un certo schematismo e di un Harrison Ford fuori parte; nonostante i russi vengano finalmente rappresentati come protagonisti e non come nemici, l'impressione è che si voglia spingere un po' troppo sull'incapacità tecnica della marina sovietica. Inoltre l'epilogo è troppo lungo, rallenta il ritmo e fa scivolare il film nella retorica. Quando la pellicola uscì in sala a molti rievocò l'orribile tragedia del sommergibile Kursk, in cui perì l'intero equipaggio appena due anni prima.
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