Il dottor Simon Palmer (Paul Guers), medico di un villaggio indiano, viene ingiustamente accusato di omicidio ma non sa come discolparsi poiché durante l'assassinio si trovava in compagnia di Catherine (Senta Berger), moglie del reggente della regione di Maidapur (Ian Hunter), con cui ebbe modo di discutere poco prima del tragico evento. Girato in contemporanea con Il mistero del tempio indiano (1963), che viene considerato come il suo seguito, Kali Yug, la dea della vendetta è una operazione a suo modo coraggiosa nel mescolare con arguzia il cinema popolare italiano con le avventure e i misteri di ascendenza salgariana ambientati in una esotica cornice indiana. Il risultato però non è dei migliori nella carriera di Camerini, a causa della sceneggiatura debole e ripetitiva di Benvenuti, De Bernardi, Guy Elmes e dello stesso regista. Rimane un intrattenimento di discreta fattura, con un cast variopinto e una buona confezione. Fotografia di Aldo Tonti. Consigliato agli amanti del genere, gli altri ne stiano alla larga.