Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson) è ormai una celebrità, e la sua amicizia con Mindy/Hit Girl (Chloe Moretz) è consolidata. La minaccia arriva dal figlio di Frank D'Amico, The Motherfucker (Christopher Mintz-Plasse), desideroso di vendetta.
Ripetersi era difficile, e infatti Kick Ass 2 a conti fatti risulta un passo indietro rispetto al primo divertente capitolo. La ricerca dell'indagine psicologica su Mindy non aiuta certo il ritmo narrativo, anzi, spesso è causa di alcune cadute di stile e di dialoghi non all'altezza delle aspettative. Il carico di azione e comicità presente nel primo capitolo è esasperato, con l'aggiunta di Donald Faison – il dottor Turk di Scrubs – e di Jim Carrey, una sorta di versione caricaturale di Nick Fury, che ostenta stelle e strisce e si cimenta in discorsi epico-patriottici. L'aspetto che davvero funziona è la presa in giro nei confronti dei reboot e del genere supereroi, perché Kick Ass 2, pur facendone parte, è tutt'altra cosa.