Harry Lockart (Robert Downey Jr.), un ladruncolo di scarso talento, si ritrova coinvolto nell'audizione per un film poliziesco. A Hollywood ritrova una sua vecchia fiamma (Michelle Monaghan) e affiancherà un detective (Val Kilmer) in un'indagine per omicidio. Esordio alla regia di Shane Black, già sceneggiatore di film come Arma letale (1987) e L'ultimo boy scout (1991), che qui prende in parte ispirazione dal romanzo Cadavere in trasferta di Brett Halliday. Con poca coerenza e scarsa inventiva, Black confeziona un pastrocchio che mescola omaggi e citazioni alla storia del cinema con un umorismo nero stantio e con battute che non fanno ridere. Voleva forse realizzare un prodotto postmoderno e pulp sulla scia di Tarantino? Probabilmente sì, ma è in grave ritardo e, cosa ancor più grave, la sua regia non riesce mai a intrattenere o a dettare i giusti ritmi all'azione. Pessimo Robert Downey Jr., impalpabile come il resto della pellicola.