Il vecchio ebreo Meyer Lansky (Max Perlich da giovane, Richard Dreyfuss da adulto) ricorda la sua vita. La nascita in un villaggio dell'Europa orientale, la fuga dai pogrom, l'adolescenza a Manhattan, il ruolo chiave nella criminalità organizzata americana: dal traffico di alcolici durante il proibizionismo alla riunificazione delle Cinque famiglie newyorkesi, fino alla fondazione di Las Vegas.

La storia vera di un boss ebreo, dipinto come il genio organizzativo ed economico dietro l'ascesa dei più famosi partner Benny Siegel e Lucky Luciano, che ha attraversato gran parte del Novecento americano morendo sostanzialmente da uomo libero, senza pentirsi né rigettare nulla. Film TV sfilacciato e approssimativo (con il coinvolgimento della gloriosa rete via cavo HBO), Lansky delude soprattutto a fronte della ricchezza della ricostruzione e dei talenti coinvolti: dalla regia di John McNaughton a un attore come Richard Dreyfuss, per non parlare della sceneggiatura, farraginosa e mai davvero potente, del premio Pulitzer David Mamet, che con il gangster movie aveva raggiunto ben altri livelli in The Untouchables – Gli intoccabili (1987) di Brian De Palma. Trascurabile. Musiche di George S. Clinton.