L'appuntamento
Najsrekjniot chovek na svetot
2022
Paesi
Macedonia, Danimarca, Belgio, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina
Genere
Drammatico
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Teona Strugar Mitevska
Attori
Jelena Kordic Kuret
Adnan Omerovic
Labina Mitevska
Ana Kostovska
Asja (Jelena Kordic Kuret) è una quarantenne che, per incontrare l’anima gemella, si iscrive a una giornata di incontri per single. Qui conosce Zoran (Adnan Omerovic), un uomo misterioso e di bell’aspetto con cui all’inizio sembra nascere una sintonia speciale. Ma Zoran non è lì per cercare l’amore: c’è un segreto nel suo passato che riguarda proprio Asja e che ha unito i loro destini.

La regista macedone Teona Strugar Mitevska aveva già colto nel segno con un'opera ironica e riuscita come Dio è donna e si chiama Petrunya (2019), dove aveva raccontato le vicissitudini di una giovanealle prese con una società tradizionalista e maschilista; qui alza ancora di più il tiro e affronta in modo diretto un argomento delicato e doloroso: l'impossibilità di elaborare una tragedia collettiva ed individuale come le guerre che hanno insanguinato i Balcani e in particolare la città di Sarajevo, nel cuore dell'Europa, per tutti gli anni Novanta del Novecento, unite alla rabbia, il rancore, la frustrazione, il senso di colpa e la vergogna che ne derivano. A parte una cornice iniziale e finale, dedicata alla città che sta ricostruendo interi quartieri ma che mostra ancora ben visibili tracce di bombe e proiettili, tutto il film è caratterizzato da una unità di tempo e luogo di stampo quasi teatrale, all'interno di un grande edificio che evoca il socialismo reale della Jugoslavia di Tito, con alcune brevi ma significative interruzioni (un flashback di una sparatoria durante il rifornimento di acqua, un inserto surreale-bunueliano con l'irruzione di miliziani che uccidono tutti i presenti, una silenziosa e straziante ripresa dell'enorme cimitero della città sulle colline circostanti): particolarmente emblematico il passaggio in cui la protagonista si ritrova in mezzo a dei giovani nati tutti dopo la fine della guerra che vogliono solo divertirsi e si lascia andare ad un ballo sfrenato e catartico dopo il quale riuscirà a perdonare l'uomo che le causò tanto dolore. L'appuntamento è un film che parte dalle parole e sposta gradualmente la sua attenzione sui corpi dei protagonisti, reggendo bene il passaggio da un tono iniziale straniante e grottesco a un registro sempre più drammatico, per raggiungere il suo climax in una sequenza che ricorda La morte e la fanciulla (1994) di Roman Polanski, con un disturbante ribaltamento di ruoli tra vittima e carnefice, che però in questo caso suscita le proteste di molti dei presenti che vogliono dimenticare, guardare avanti, distrarsi, cercare una nuova presunta normalità. Si tratta di un'opera intensa e di forte attualità che, guardando al recente passato, non può non interrogarsi sul presente offrendo un messaggio di riconciliazione come unica strada possibile. Non tutta la pellicola è incisiva al punto giusto e qualche passaggio risulta eccessivamente forzato, ma nel complesso è un prodotto efficace e ricco di spunti di riflessione. Presentato nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2022.
Maximal Interjector
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