La sexy archeologa Lara Croft (Angelina Jolie) combatte con il ricordo del padre (Jon Voight), dichiarato scomparso durante una spedizione, e contro la setta degli Illuminati. Tra Venezia e Cambogia, la corsa è all'ultimo brivido: e in palio c'è una reliquia importante. Una granitica Angelina Jolie è la guida ispiratrice di un'operazione furba e raffazzonata, che cavalca lo straordinario successo del videogame sviluppato da Core Design e distribuito da Eidos Interactive – quello sì, iconico e di culto. Simon West è, “a suo modo”, un maestro dell'azione forsennata, che non disdegna di alternare spettacolarità e parentesi di riflessione, svelando una certa voglia di approfondire il carattere del personaggio principale. Il risultato, però, è ai limiti del ridicolo: la Jolie è una bambolona simpatica e il suo personaggio non sembra realmente motivato nelle ricerche spasmodiche di reperti e verità, così come nella sofferenza personale. Jon Voight, suo padre anche nella realtà, appare altrettanto spaesato. Ebbe enorme successo di pubblico, seguito da Tomb Raider – La culla della vita (2003).