Legend
Legend
2015
Paesi
Gran Bretagna, Francia, Usa
Generi
Thriller, Drammatico
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Brian Helgeland
Attori
Tom Hardy
Emily Browning
Taron Egerton
Christopher Eccleston
Paul Anderson
David Thewlis
Chazz Palminteri
Paul Bettany
Joshua Hill
Colin Morgan
Ascesa e declino dei gemelli Reginald e Ronald Kray (Tom Hardy), capi di un'organizzazione criminale che operò nell'East End di Londra a cavallo tra gli anni '50 e '60. Tra violente lotte di potere, ripicche personali, piccole e grandi gelosie, come quella di Ronald verso la moglie di Reginald, Francis (Emily Browning), l'impero dei Kray si dissolverà in maniera molto rapida.
Adattamento cinematografico del libro The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins, scritto nel 1972 da John Pearson, e ispirato alle vere vicende dei gemelli Kray, il film diretto da Brian Helgeland (anche sceneggiatore) contamina humour nero agli stilemi del gangster movie per dar vita a un biopic ammiccante, che si sforza di uscire dai canoni del racconto biografico riuscendoci solo in parte. Tutto, infatti, appare poco più che un'operazione pensata e costruita appositamente per mettere in evidenza l'estro attoriale e la versatilità di Tom Hardy, impegnato in due ruoli tra loro diversi e complementari: più estroverso e sanguigno quello di Reginald, più fragile all'apparenza e più intimamente perfido quello di Ronald. La prova di Hardy finisce con il fagocitare l'intera pellicola che, malgrado le premesse iniziali, ben presto si rivela come una stanca riproposizione di cliché consolidati e veicolati con equilibrio non sempre impeccabile tra una dimensione narrativa più prettamente drammatica e un'altra più sopra le righe, ai limiti della parodia, non si sa quanto volontaria. Il risultato è un prodotto poco coeso, tirato eccessivamente per le lunghe e decisamente dimenticabile.
Adattamento cinematografico del libro The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins, scritto nel 1972 da John Pearson, e ispirato alle vere vicende dei gemelli Kray, il film diretto da Brian Helgeland (anche sceneggiatore) contamina humour nero agli stilemi del gangster movie per dar vita a un biopic ammiccante, che si sforza di uscire dai canoni del racconto biografico riuscendoci solo in parte. Tutto, infatti, appare poco più che un'operazione pensata e costruita appositamente per mettere in evidenza l'estro attoriale e la versatilità di Tom Hardy, impegnato in due ruoli tra loro diversi e complementari: più estroverso e sanguigno quello di Reginald, più fragile all'apparenza e più intimamente perfido quello di Ronald. La prova di Hardy finisce con il fagocitare l'intera pellicola che, malgrado le premesse iniziali, ben presto si rivela come una stanca riproposizione di cliché consolidati e veicolati con equilibrio non sempre impeccabile tra una dimensione narrativa più prettamente drammatica e un'altra più sopra le righe, ai limiti della parodia, non si sa quanto volontaria. Il risultato è un prodotto poco coeso, tirato eccessivamente per le lunghe e decisamente dimenticabile.
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