La leggenda di Bagger Vance
The Legend of Bagger Vance
2000
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sportivo
Durata
126 min.
Formato
Colore
Regista
Robert Redford
Attori
Will Smith
Matt Damon
Charlize Theron
Bruce McGill
Joel Gretsch
J. Michael Moncrief
Peter Gerety
Jack Lemmon
Rannulph Junuh (Matt Damon) è stato un grande giocatore di golf ma, dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale, è sprofondato, come tanti altri reduci, nell'alcolismo. In un'America alle prese con la Depressione, troverà la forza di riscattarsi e recuperare il suo talento grazie all'amata Adele (Charlize Theron) e a un caddie venuto dal nulla (Will Smith).
Deciso passo falso di Robert Redford che firma un'operazione buonista e straripante di retorica. Perfettamente, e senza sorprese, saldato tra il genere sportivo e l'americanissimo racconto sulla seconda occasione, il film è sceneggiato da Jeremy Leven a partire dal romanzo omonimo di Steven Pressfield: sviluppo incoerente, inserti didascalici (la storia d'amore tra Ranulph e Adele) e un sentimentalismo stucchevole e fastidioso. Anche la proverbiale abilità di Redford nella direzione degli attori latita: sia Matt Damon che Will Smith si dimostrano impacciati e svogliati, regalando prove da dimenticare. Unica nota interessante, la presenza di Jack Lemmon (il vecchio Hardy Greaves, narratore della vicenda) in un'ultima, fugace e non accreditata apparizione pochi mesi prima della morte. Confezione inutilmente laccata: musiche di Rachel Portman, fotografia di Michael Ballhaus.
Deciso passo falso di Robert Redford che firma un'operazione buonista e straripante di retorica. Perfettamente, e senza sorprese, saldato tra il genere sportivo e l'americanissimo racconto sulla seconda occasione, il film è sceneggiato da Jeremy Leven a partire dal romanzo omonimo di Steven Pressfield: sviluppo incoerente, inserti didascalici (la storia d'amore tra Ranulph e Adele) e un sentimentalismo stucchevole e fastidioso. Anche la proverbiale abilità di Redford nella direzione degli attori latita: sia Matt Damon che Will Smith si dimostrano impacciati e svogliati, regalando prove da dimenticare. Unica nota interessante, la presenza di Jack Lemmon (il vecchio Hardy Greaves, narratore della vicenda) in un'ultima, fugace e non accreditata apparizione pochi mesi prima della morte. Confezione inutilmente laccata: musiche di Rachel Portman, fotografia di Michael Ballhaus.
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