Il dottor Faust (Gino Mattera), scienziato dedito agli studi, riesce ad invocare Satana (Italo Tajo) e a farsi restituire la giovinezza in cambio della sua anima. In questo modo riuscirà a sedurre la pura Margherita (Nelly Corradi). Carmine Gallone è un regista da sempre innamorato della musica lirica. Lungo la sua carriera ha avuto modo di dirigere film “cantati” come Taxi di notte (1950) e di riadattare per il grande schermo vere e proprie opere liriche come Rigoletto (1946). Solitamente sono i secondi lavori quelli meglio riusciti e La leggenda di Faust ne è un esempio. Prendendo le mosse sia dal libretto scritto da Arrigo Boito sia da quello di Charles Gounod, il regista riesce ad allestire al meglio le scene, grazie anche a finanziamenti americani che gli permisero di ingaggiare i migliori costumisti e scenografi disponibili. La leggenda di Faust inoltre si lascia apprezzare per il suo ritmo meno legato all'opera lirica e più cinematografico (fattore che nelle precedenti pellicole di Gallone veniva meno), godendo di una durata accessibile a tutti e approfondendo a dovere le tematiche che si pone di trattare, risultando così uno dei migliori lavori dell'autore italiano.