La lettera

Mademoiselle de Chartres (Chiara Mastroianni) è sposata con Jacques de Clèves (Antoine Chappey), ma non lo ama. Nonostante un matrimonio infelice, però, mostrerà più di una esitazione nel concedersi alla rockstar Pedro Abrunhosa (Pedro Abrunhosa), che stravede per lei.

Manoel de Oliveira adatta il romanzo di Madame de Lafayette La principessa di Clèves con la solita vena singolare e personale, che il tempo non ha scalfito e che il regista, già ultranovantenne, ha continuato a perseguire con ammirevole lucidità. La lettera è un melodramma sapientemente dettagliato, raggelato eppure dotato di una sua specifica forma di passione, che il regista portoghese alterna a passaggi più statici e contratti. La rockstar Pedro Abrunhosa, che interpreta se stesso, crea una continuità visiva e uditiva tra note e immagini, ambendo così a una sintesi tra diverse manifestazioni dell'agire umano. Siamo negli anni '90, certo, ma lo sguardo di de Oliveira guarda indietro, a un'immanenza del passato che oggi più che mai è in grado di lasciare le sue tracce in un presente sempre più ambiguo e inafferrabile. Premio della Giuria al Festival di Cannes.