Leurs enfants après eux
Leurs enfants après eux
2024
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
146 min.
Formato
Colore
Registi
Zoran Boukherma
Ludovic Boukherma
Attori
Paul Kircher
Angelina Woreth
Sayyid El Alami
Gilles Lellouche
Ludivine Sagnier
Louis Memmi
Agosto 1992. Il quattordicenne Anthony (Paul Kircher) e suo cugino ammazzano il tempo in riva al lago insieme a due ragazze. Per Anthony sarà l’estate del primo amore, quello che dà un senso a ogni cosa. Il momento agrodolce della vita che segna la fine dell’infanzia e il passaggio alla maturità. Ma c’è anche la scoperta di provare odio, nei confronti di un giovane ribelle del quartiere con cui inizierà una sfida pronta a durare per tanti anni…
Tratto dal romanzo omonimo di Nicolas Mathieu, Leurs enfants après eux è un classico romanzo di formazione, un racconto a tappe che descrive la crescita di Anthony e delle persone che gli sono accanto. Diviso in quattro momenti (l’ultimo è ambientato durante i mondiali di calcio del 1998) è un film compatto che ha la forza di ragionare non soltanto sull’adolescenza, ma anche sull’età adulta, dipingendo dei genitori con cui è facile empatizzare, ben scritti e ben interpretati. La figura paterna, soprattutto, è dolorosa più che mai ed è in quel momento in cui sparirà che il film riesce davvero a volare: è una sequenza dotata di un grande montaggio alternato, tra il bosco notturno in cui si avventura il padre e il tanto agognato rapporto sessuale in automobile che sembra finalmente verificarsi tra il protagonista e la sua eterna amata. I gemelli Boukherma mostrano talento e riescono a rendere il loro lungometraggio credibile, sfruttando bene le pagine del libro di partenza. Avrebbero però potuto dare un maggiore respiro storico e politico alla vicenda, provando a rendere più efficaci alcune metafore tra i personaggi e la nazione in cui vivono, all’interno di un gioco tra individualità e collettività che viene accennato ma poco approfondito. Nonostante qualche passaggio grossolano, però, è un film che sa il fatto suo, dotato di un buon disegno d’insieme a valorizzato da una bella colonna sonora che diventa un toccante viaggio nei ricordi per chi ha vissuto gli anni Novanta. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Tratto dal romanzo omonimo di Nicolas Mathieu, Leurs enfants après eux è un classico romanzo di formazione, un racconto a tappe che descrive la crescita di Anthony e delle persone che gli sono accanto. Diviso in quattro momenti (l’ultimo è ambientato durante i mondiali di calcio del 1998) è un film compatto che ha la forza di ragionare non soltanto sull’adolescenza, ma anche sull’età adulta, dipingendo dei genitori con cui è facile empatizzare, ben scritti e ben interpretati. La figura paterna, soprattutto, è dolorosa più che mai ed è in quel momento in cui sparirà che il film riesce davvero a volare: è una sequenza dotata di un grande montaggio alternato, tra il bosco notturno in cui si avventura il padre e il tanto agognato rapporto sessuale in automobile che sembra finalmente verificarsi tra il protagonista e la sua eterna amata. I gemelli Boukherma mostrano talento e riescono a rendere il loro lungometraggio credibile, sfruttando bene le pagine del libro di partenza. Avrebbero però potuto dare un maggiore respiro storico e politico alla vicenda, provando a rendere più efficaci alcune metafore tra i personaggi e la nazione in cui vivono, all’interno di un gioco tra individualità e collettività che viene accennato ma poco approfondito. Nonostante qualche passaggio grossolano, però, è un film che sa il fatto suo, dotato di un buon disegno d’insieme a valorizzato da una bella colonna sonora che diventa un toccante viaggio nei ricordi per chi ha vissuto gli anni Novanta. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
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