Libertà vigilata
No Way Home
1996
Paesi
Gran Bretagna, Usa
Genere
Drammatico
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
Buddy Giovinazzo
Attori
James Russo
Tim Roth
Deborah Kara Unger
Joseph Ragno
Catherine Kellner
Saul Stein
Joey (Tim Roth) dopo aver scontato una pena di sei anni per omicidio torna a vivere in libertà vigilata nella casa dove è cresciuto a Staten Island, lì viene accolto dal fratello Tommy (James Russo) che ora vive con la moglie Lorraine (Deborah Kara Unger). Però una vecchia ferita mai rimarginata è destinata a rievocare avvenimenti passati.
Dopo lo sperimentale Combat Shock prodotto dalla Troma, il regista statunitense Buddy Giovinazzo si cimenta in un'opera che mira a un pubblico più vasto avvalendosi infatti di attori hollywoodiani (soprattutto Tim Roth nel suo periodo di fama maggiore) e di una sceneggiatura molto influenzata dal cinema di Scorsese e De Palma. Giovinazzo descrive in modo efficace e personale un ambiente fatiscente, malinconico composto da violenti, sporcizia, ragazzini irrispettosi e fantasmi del passato nascosti dentro le menti degli abitanti del distretto di Staten Island; fantasmi che torneranno nel presente con tragici esiti. Il cast è in forma con uno smagliante Roth nei panni del placido Joey e un Russo (attore che spesso occupa ruoli di basso rilievo qui co-protagonista) aggressivo il giusto per dare spessore al tormentato personaggio di Tommy. Ogni tanto però la pellicola nonostante un ritmo incalzante, risulta troppo macchinosa e frettolosa soprattutto nello svolgimento finale e ogni tanto compaiono fastidiosi cliché e stereotipi. Oltre al flop al botteghino, il film ha ricevuto anche poco consenso dalla critica sbarrando al regista una strada nel cinema mainstream. In Italia è reperibile solo in videocassetta.
Dopo lo sperimentale Combat Shock prodotto dalla Troma, il regista statunitense Buddy Giovinazzo si cimenta in un'opera che mira a un pubblico più vasto avvalendosi infatti di attori hollywoodiani (soprattutto Tim Roth nel suo periodo di fama maggiore) e di una sceneggiatura molto influenzata dal cinema di Scorsese e De Palma. Giovinazzo descrive in modo efficace e personale un ambiente fatiscente, malinconico composto da violenti, sporcizia, ragazzini irrispettosi e fantasmi del passato nascosti dentro le menti degli abitanti del distretto di Staten Island; fantasmi che torneranno nel presente con tragici esiti. Il cast è in forma con uno smagliante Roth nei panni del placido Joey e un Russo (attore che spesso occupa ruoli di basso rilievo qui co-protagonista) aggressivo il giusto per dare spessore al tormentato personaggio di Tommy. Ogni tanto però la pellicola nonostante un ritmo incalzante, risulta troppo macchinosa e frettolosa soprattutto nello svolgimento finale e ogni tanto compaiono fastidiosi cliché e stereotipi. Oltre al flop al botteghino, il film ha ricevuto anche poco consenso dalla critica sbarrando al regista una strada nel cinema mainstream. In Italia è reperibile solo in videocassetta.
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