La Llorona – Le lacrime del male
The Curse of La Llorona
2019
Paese
Usa
Generi
Horror, Thriller
Durata
93 min.
Formato
Colore
Regista
Michael Chaves
Attori
Linda Cardellini
Raymond Cruz
Patricia Velásquez
Marisol Ramirez
Sean Patrick Thomas
Madeleine McGraw
John Marshall Jones
Negli anni Settanta, a Los Angeles, La Llorona, un essere intrappolato tra Paradiso e Inferno, si aggira nella notte alla ricerca di bambini. Un’assistente sociale (Linda Cardellini) non prende sul serio l’inquietante avvertimento di una madre sospettata di aver compiuto violenze sui figli, e presto sarà proprio lei, insieme ai suoi bambini, a essere risucchiata in uno spaventoso regno soprannaturale.
La Llorona del titolo prende spunto da una figura mitologica messicana, che, dopo aver ucciso i suoi due figli annegandoli, a seguito di un tradimento coniugale mal digerito, vaga per il mondo in cerca di bambini che possano sostituirli, carica di lacrime e di una dannazione infernale che è impossibile espiare. Uno spunto leggendario che sembra fare il paio con il dramma greco dell’iconica Medea e che ha fatto da base d’appoggio per l’esordio alla regia di Michael Chaves: un horror tutto incentrato sulla “donna che piange”, classico racconto per tenere buoni i bambini con la minaccia dell’arrivo di una spietata creatura ultraterrena, ma che cinematograficamente palesa fin dalle prime battute un immaginario povero e poco originale, che ingrana ben presto il pilota automatico con una serie di mogi spaventi costruiti in serie. Abbondano, manco a dirlo, i jumpscare più prevedibili e la fiaba folkloristica della Llorona, di origine azteca e con solide basi in America Latina, avrebbe meritato sul grande schermo miglior sorte e una messa in scena che non si limitasse a timbrare atmosfere orrorifiche dignitose sul piano della confezione, ma deficitarie su tutti gli altri fronti.
La Llorona del titolo prende spunto da una figura mitologica messicana, che, dopo aver ucciso i suoi due figli annegandoli, a seguito di un tradimento coniugale mal digerito, vaga per il mondo in cerca di bambini che possano sostituirli, carica di lacrime e di una dannazione infernale che è impossibile espiare. Uno spunto leggendario che sembra fare il paio con il dramma greco dell’iconica Medea e che ha fatto da base d’appoggio per l’esordio alla regia di Michael Chaves: un horror tutto incentrato sulla “donna che piange”, classico racconto per tenere buoni i bambini con la minaccia dell’arrivo di una spietata creatura ultraterrena, ma che cinematograficamente palesa fin dalle prime battute un immaginario povero e poco originale, che ingrana ben presto il pilota automatico con una serie di mogi spaventi costruiti in serie. Abbondano, manco a dirlo, i jumpscare più prevedibili e la fiaba folkloristica della Llorona, di origine azteca e con solide basi in America Latina, avrebbe meritato sul grande schermo miglior sorte e una messa in scena che non si limitasse a timbrare atmosfere orrorifiche dignitose sul piano della confezione, ma deficitarie su tutti gli altri fronti.
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