Richard (David Tennant) è un impresario di pompe funebri che vuole fuggire dalla triste Inghilterra per andare a Hollywood e sfondare nel mondo del cinema. Una volta arrivato a Los Angeles, va all'inseguimento di Barbara (Vinessa Shaw), una ragazza americana conosciuta qualche tempo prima e di cui si è perdutamente innamorato. Non tutto però risulterà semplice come credeva. Tratto da un romanzo di Richard Rayner, Los Angeles senza metà è un prodotto innocuo, che non riesce nell'intento di apparire anticonvenzionale come vorrebbe. Sorta di film on the road sentimentale, ha come protagonista la metropoli californiana, allo stesso omaggiata e presa in giro dal regista finlandese Mika Kaurismäki (fratello maggiore del più celebre Aki). Quest'ultimo tenta di sviluppare una satira sulla Mecca del Cinema, ma i suoi propositi si sgonfiano a causa di una sceneggiatura vuota e pressapochista, incapace di graffiare e di coinvolgere. Il cast di contorno (decisamente sprecato) annovera diversi volti noti: da Vincent Gallo a Julie Delpy, passando per Johnny Depp (idolo del protagonista del film) nei panni di se stesso e... di William Blake, il personaggio da lui interpretato in Dead Man (1995) di Jim Jarmusch. Tra gli attori anche il regista polacco Jerzy Skolimowski, che avrebbe fatto bene a dare qualche consiglio al suo mediocre collega finlandese.