Una lucertola con la pelle di donna
1971
Paesi
Italia, Spagna, Francia
Genere
Thriller
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Lucio Fulci
Attori
Florinda Bolkan
Stanley Baker
Jean Sorel
Silvia Monti
Alberto de Mendoza
Anita Strindberg
Penny Brown
La provocante Julia (Anita Strinberg) è la dissoluta protagonista dei sogni della vicina di casa Carol Hammond (Florinda Bolkan), giovane londinese di estrazione altoborghese. Quando la donna viene brutalmente assassinata, i sospetti ricadono su Carol: nonostante il rilascio su cauzione di quest'ultima, il mistero appare fitto e inscindibile.
Una lucertola con la pelle di donna deve il proprio titolo a una ricercata assonanza con la celebre trilogia degli animali di Dario Argento, iniziata nel 1970 con L'uccello dalle piume di cristallo. Dopo Una sull'altra (1969), Lucio Fulci prosegue il personale iter nel genere thriller, potenziando la componente erotica già presente nella pellicola precedente. A dispetto di un intreccio sviluppato in maniera caotica e poco scorrevole e di una conclusione piuttosto affrettata (e sottotono rispetto al discreto incipit e alla tensione che si respira nel cuore del film), il regista riesce tradurre visivamente in maniera suggestiva ed efficace i tormenti e le pulsioni della protagonista, nella loro perversione e morbosa carnalità. Sequenze atmosferiche e psichedeliche indubbiamente riuscite, figlie primigenie della vena più horror e immaginifica del regista, salvano una pellicola da un probabile destino di anonimato. Florinda Bolkan ritornerà a collaborare con Fulci nel 1972 in Non si sevizia un paperino. Colonna sonora sperimentale e dissonante di Ennio Morricone.
Una lucertola con la pelle di donna deve il proprio titolo a una ricercata assonanza con la celebre trilogia degli animali di Dario Argento, iniziata nel 1970 con L'uccello dalle piume di cristallo. Dopo Una sull'altra (1969), Lucio Fulci prosegue il personale iter nel genere thriller, potenziando la componente erotica già presente nella pellicola precedente. A dispetto di un intreccio sviluppato in maniera caotica e poco scorrevole e di una conclusione piuttosto affrettata (e sottotono rispetto al discreto incipit e alla tensione che si respira nel cuore del film), il regista riesce tradurre visivamente in maniera suggestiva ed efficace i tormenti e le pulsioni della protagonista, nella loro perversione e morbosa carnalità. Sequenze atmosferiche e psichedeliche indubbiamente riuscite, figlie primigenie della vena più horror e immaginifica del regista, salvano una pellicola da un probabile destino di anonimato. Florinda Bolkan ritornerà a collaborare con Fulci nel 1972 in Non si sevizia un paperino. Colonna sonora sperimentale e dissonante di Ennio Morricone.
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