Una magnifica avventura
A Damsel in Distress
1937
Rai Play
Paese
Usa
Generi
Commedia, Musical, Sentimentale
Durata
101 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
George Stevens
Attori
Fred Astaire
Joan Fontaine
Gracie Allen
George Burns
Reginald Gardiner
Constance Collier
Jerry (Fred Astaire) è un ballerino americano in viaggio a Londra. Qui conosce Alice (Joan Fontaine) e se ne innamora, ma, prima di poterle chiedere la mano, l'uomo avrà a che fare con un'infinita serie di equivoci.
Remake di A Damsel in Distress (1919) di George Archainbaud, è il primo film interpretato da Fred Astaire senza la sua storica partner Ginger Rogers (qui sostituita da Joan Fontaine). A differenza della maggior parte delle commedie musicali del periodo (come ad esempio Follie d'inverno del 1936 dello stesso Stevens o Cappello a cilindro, 1935) Una magnifica avventura si basa su una trama abbastanza articolata, che non è un semplice pretesto per i numeri di ballo. Il film non concentra tutte le sue forze nell'organizzare le coreografie (comunque stupende) ma cerca di divertire lo spettatore con gag comiche basate principalmente sull'equivoco e lo scambio di persona. L'opera è scorrevole e alcune sequenze colpiscono nel segno (la scena del ballo all'interno del luna park); eppure un copione così verboso ostacola un po' il tutto, privando il film di quella fluidità lineare e semplice che bene si addice a questo tipo di prodotti.
Remake di A Damsel in Distress (1919) di George Archainbaud, è il primo film interpretato da Fred Astaire senza la sua storica partner Ginger Rogers (qui sostituita da Joan Fontaine). A differenza della maggior parte delle commedie musicali del periodo (come ad esempio Follie d'inverno del 1936 dello stesso Stevens o Cappello a cilindro, 1935) Una magnifica avventura si basa su una trama abbastanza articolata, che non è un semplice pretesto per i numeri di ballo. Il film non concentra tutte le sue forze nell'organizzare le coreografie (comunque stupende) ma cerca di divertire lo spettatore con gag comiche basate principalmente sull'equivoco e lo scambio di persona. L'opera è scorrevole e alcune sequenze colpiscono nel segno (la scena del ballo all'interno del luna park); eppure un copione così verboso ostacola un po' il tutto, privando il film di quella fluidità lineare e semplice che bene si addice a questo tipo di prodotti.
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