Will Turner (Orlando Bloom) ed Elizabeth Swann (Keira Knightley) si amano da sempre, ma non possono coronare il loro sogno perché appartengono a ceti diversi. I loro destini si incroceranno bruscamente con quello del bizzarro pirata Jack Sparrow (Johnny Depp), che vuole riprendere la sua nave, la Perla Nera, caduta in mano a una ciurma di corsari maledetti.

Ispirato a un'attrazione dei parchi Disney questo primo capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi ha mostrato al mondo la potenza dell'accoppiata Gore Verbinski (regista) e Jerry Bruckheimer (produttore): un enorme successo al botteghino, il fiorire di una vera e propria “industria dei pirati”, la consacrazione di Johnny Depp come attore mainstream con il suo effeminato ed etilista capitan Sparrow (non esattamente un'icona per famiglie) e numerosi seguiti al cinema. Una ricetta tutto sommato semplice e priva di grandi pretese: avventura, fantasmi, amori impossibili e l'intramontabile fascino dei corsari, che Polanski non aveva saputo rappresentare a pieno (il suo Pirati del 1988 non era stato un grande successo) e che in mano a Verbinski, aiutato da Depp, diventa una bomba esplosiva, rilanciando un vero e proprio fenomeno di costume. Il bravissimo Geoffrey Rush, attore australiano poco considerato fino a questo momento, trova finalmente seguito nel grande pubblico grazie al suo temibile ma spiritoso Capitan Barbossa. Un fracasso di inseguimenti marini, ribaltamenti di sorte, baci rubati, ciurme zombie e paesaggi tropicali, per oltre due ore di purissimo divertimento per grandi e piccini. Con un messaggio anticonformista che invita alla libertà: «Dritti alla meta e conquista la preda», dice Sparrow. Se la meta è il botteghino, missione compiuta. Colonna sonora memorabile di Klaus Badelt.