Mancia competente
Trouble in Paradise
1932
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
83 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ernst Lubitsch
Attori
Herbert Marshall
Kay Francis
Miriam Hopkins
Charles Ruggles
Edward Everett Horton
Gaston (Herbert Marshall) e Lily (Miriam Hopkins) sono due ladri esperti che si corteggiano derubandosi l'un l'altro in quel di Venezia. Divenuti amanti e soci in affari, i due mettono gli occhi sull'ereditiera Mariette Colet (Kay Francis) come potenziale vittima. Gaston cercherà di sedurre la donna per raggirarla, ma finirà per innamorarsi sul serio, suscitando la gelosia di Lily. Il più compiuto e mirabile tra i primi film sonori firmati da Lubitsch. Il cosiddetto “Lubitsch touch” raggiunge in questa circostanza nuove vette grazie ai brillanti dialoghi, all'uso inconsueto e ironico del commento musicale (la reiterazione beffarda di O' sole mio) e allo straordinario ritmo narrativo, per cui gli scambi verbali lavorano in perfetta simbiosi con le gag fisiche e i divertiti ammiccamenti sessuali. Lo stile sofisticato e frizzante è funzionale al racconto di un mondo patinato, caratterizzato da inganni e giochi di furbizia che finiscono inevitabilmente per sfuggire di mano. Ciò che non si può comprare, simulare o rubare è l'amore, ma questo sentimento puro e sincero sembra al di fuori della portata di figure umane che si arrabattano e conoscono solo la truffa come mezzo di sopravvivenza. Una commedia irresistibile, divertente e dinamica che, al di là di una facciata elegante ed eccentrica, mostra una sensibilità ben più complessa, un approccio intelligente alla messa in scena che scoperchia e bacchetta limiti e contraddizioni dei personaggi e del tempo che racconta. Uscito due anni prima dell'introduzione del Codice Hays, il film è anche un notevole esempio di beffarda audacia, abile a pungolare con delicatezza il perbenismo dell'epoca, divertendosi con intelligenza nell'uso di funzionali formalismi (come giochi d'ombre o dissolvenze incrociate allusive).
Maximal Interjector
Browser non supportato.