La matura attrice Havana Segrand (Julianne Moore) lotta per entrare nel cast di un remake che decretò il successo della sua ingombrante genitrice (Sarah Gadon). L'arrivo di Agatha (Mia Wasikowska), assunta come assistente dalla Degrand e figlia del guru televisivo Stafford Weiss (John Cusack), farà emergere segreti inconfessabili.

David Cronenberg si avventura nell'assolata California per smascherare le ipocrisie dello star system hollywoodiano: tra bambini prodigio devastati dalla droga, attori o aspiranti tali sull'orlo di collassi nervosi, famiglie disfunzionali e incesti, ciò che emerge è l'impietoso ritratto di un mondo sul baratro, tanto alienato e alienante da (con)fondere realtà e allucinazione, vivi e morti. Cronenberg si contiene, limando gli abituali e stranianti eccessi e immergendosi totalmente nei luccichii fasulli della mecca del cinema, ma il film convince a metà: seppur affascinante, il tema è usurato e manca di quel tocco personale che avrebbe reso il tutto ben più incisivo e disturbante. E il finale catartico risulta imperfetto e forzato. Cast in forma, con una straordinaria Julianne Moore vincitrice del premio come miglior attrice al Festival di Cannes e un sorprendente John Cusack. Sceneggiatura di Bruce Wagner, dal suo stesso romanzo Dead Stars.