Il detective Philip Marlowe (Robert Mitchum) viene ingaggiato dall'anziano e infermo Sternwood (James Stewart) per risolvere il caso di un ricatto ai danni della problematica figlia Camilla (Candy Clark). Marlowe indagherà su una pericolosa pista, collegata alla recente e misteriosa scomparsa di Rusty Regan (David Savile), marito di Charlotte (Sarah Miles), figlia primogenita di Sternwood. Nuovo adattamento dal romanzo Il grande sonno di Raymond Chandler, già portato sul grande schermo nella celebre pellicola datata 1946 e diretta da Howard Hawks con protagonisti Humphrey Bogart e Lauren Bacall. Il regista Michael Winner rielabora anche in veste di sceneggiatore lo scritto originale, spostando la vicenda dagli Stati Uniti all'Inghilterra degli anni Settanta; lo stile, troppo asciutto e scolastico, non è però in grado di far emergere i lati oscuri di una vicenda all'apparenza lineare, ma caratterizzata da un substrato di ambiguità e morbosità. Il film, pur supportato da un grande cast e da un ritmo scorrevole, non riesce nell'intento di raffigurare le diverse sfaccettature dell'intreccio giallo, perdendo così il confronto sia con il romanzo, sia con l'inavvicinabile opera di Hawks. Robert Mitchum dà vita per la seconda volta al compassato e sarcastico personaggio di Philip Marlowe dopo Marlowe, il poliziotto privato (1975) di Dick Richards. Oliver Reed è Eddie Mars, Joan Collins è Agnes Lozelle. Colonna sonora di Jerry Fielding, fotografia di Robert Paynter.