Marnie
Marnie
1964
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Giallo
Durata
130 min.
Formato
Colore
Regista
Alfred Hitchcock
Attori
Tippi Hedren
Sean Connery
Diane Baker
L'avvenente Marnie (Tippi Hedren) è vittima di gravi problemi psicologici che sfociano nella cleptomania: il suo passato nasconde un terribile segreto che continua a tormentarla. Mark (Sean Connery), danaroso e ostinato, decide, nonostante tutto, di sposarla. Cercherà di aiutare la ragazza a qualsiasi costo.
Tratto da un romanzo di Winston Graham (adattato da Jay Presson Allen), Marnie pone fine al periodo d'oro del regista, segnato da una serie di quattro capolavori consecutivi: La donna che visse due volte (1958), Intrigo internazionale (1959), Psyco (1960) e Gli uccelli (1963). Con la pellicola in questione, infatti, Alfred Hitchcock torna a dirigere un “semplice” buon film; valorizzato da un grande approfondimento psicologico sulla protagonista, Marnie è un'operazione in bell'equilibrio tra urla e silenzi, eccessi visivi e dialoghi didascalici, dominata, comunque, da un'atmosfera torbida incentrata sulla sfera sessuale, elemento che regala sequenze degne di nota (l'attacco erotico di Mark alla reticente consorte durante il viaggio di nozze). Seppur si tratti di un “giallo dell'anima”, la suspense resta altissima e gli attori risultano in ottima forma (compresa Tippi Hedren che, come noto, ebbe più di un problema con il regista durante le riprese). Fu l'ultima collaborazione tra Hitchcock e il suo compositore di fiducia Bernard Herrmann.
Tratto da un romanzo di Winston Graham (adattato da Jay Presson Allen), Marnie pone fine al periodo d'oro del regista, segnato da una serie di quattro capolavori consecutivi: La donna che visse due volte (1958), Intrigo internazionale (1959), Psyco (1960) e Gli uccelli (1963). Con la pellicola in questione, infatti, Alfred Hitchcock torna a dirigere un “semplice” buon film; valorizzato da un grande approfondimento psicologico sulla protagonista, Marnie è un'operazione in bell'equilibrio tra urla e silenzi, eccessi visivi e dialoghi didascalici, dominata, comunque, da un'atmosfera torbida incentrata sulla sfera sessuale, elemento che regala sequenze degne di nota (l'attacco erotico di Mark alla reticente consorte durante il viaggio di nozze). Seppur si tratti di un “giallo dell'anima”, la suspense resta altissima e gli attori risultano in ottima forma (compresa Tippi Hedren che, come noto, ebbe più di un problema con il regista durante le riprese). Fu l'ultima collaborazione tra Hitchcock e il suo compositore di fiducia Bernard Herrmann.
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