Matinée
Matinee
1993
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Joe Dante
Attori
John Goodman
Cathy Moriarty
Simon Fenton
Omri Katz
Lisa Jakub
Kellie Martin
Jessee Lee Soffer
Lucinda Jenney
Florida, 1962. Gene (Simon Fenton) e il fratellino Dennis (Jessee Lee Soffer) sono due appassionati dei B-movie dell'orrore, figli di un militare di stanza alla base di Key West. Mentre il padre viene inviato a Cuba (sono i terribili giorni della crisi missilistica) i fratelli conoscono il produttore Lawrence Woolsey (John Goodman), in città per presentare il suo ultimo successo sull'uomo-formica radioattivo.
Simpatico omaggio di Joe Dante agli amatissimi monster movie degli anni Sessanta, che fungono da metafora, invero un po' ingenua e didascalica, delle tensioni americane: con la Guerra fredda aleggiante e la minaccia atomica in agguato, le terribili creature malamente rappresentate sullo schermo sembravano poter diventare reali o, addirittura, preludere a orrori più grandi. In effetti i segmenti dedicati alla passione cinefila del giovane Gene (chiaro alter ego dell'autore) sono i più riusciti e l'atmosfera di fervore adolescenziale e infantile che si respira nel cinema di provincia è permeata di un'onesta e sana nostalgia, così come le fanzine di mostri che il protagonista sfoglia senza posa. Anche il divertente e ironico tributo al cinema di genere (le sequenze di Mant! che vengono mostrate in sala) è perfettamente riuscito, mentre un po' impacciato e semplicistico sembra essere il parallelismo con le vicende politiche di un'America davvero terrorizzata e sull'orlo del baratro. Nell'insieme, una sentita celebrazione di un periodo per certi versi drammatico, ma per altri da rimpiangere (i primi amori, i goffi tentativi di riprodurre effetti speciali duranti la visione), che tralascia gli aspetti più controversi (non si fanno che cenni rapidi all'incidente cubano e alla Baia dei Porci) e abbozza tematiche profonde (il dolore di Gene preoccupato per il padre, la sua difficoltà a integrarsi) senza insistere più di tanto. Ottima prova di John Goodman, che sembra nato per fare il regista smargiasso di filmacci alla Ed Wood.
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