Milano odia: la polizia non può sparare
1974
Paese
Italia
Generi
Thriller, Poliziesco, Drammatico
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Umberto Lenzi
Attori
Tomas Milian
Henry Silva
Laura Belli
Gino Santercole
Ray Lovelock
Luciano Catenacci
Guido Alberti
Franco Ferrari
Lo psicotico malvivente milanese Giulio Sacchi (Tomas Milian) organizza con due complici (Ray Lovelock e Gino Santercole) il rapimento di Marilù (Laura Belli), figlia del ricco imprenditore Porrino (Guido Alberti). Il commissario di polizia Walter Grandi (Henry Silva) seguirà la scia insanguinata che il bandito si lascia alle spalle, tentando di impedire un massacro. Violento thriller a sfondo poliziesco intriso di cinismo, che Umberto Lenzi ambienta in una Milano nera e sporca, già dipinta nel meno riuscito gangster movie Milano rovente (1973). Le parti antagoniste, forze dell'ordine e criminalità, sono rappresentate rispettivamente dai personaggi di Giulio Sacchi e del commissario Grandi: il primo è un killer spietato, ambiguo e perverso, privo di alcun tipo di scrupolo, un reietto della società che punta a una sanguinaria rivalsa nei confronti dei cosiddetti ricchi; il secondo rappresenta la triste impotenza della legge di fronte alla ferocia del crimine, impossibile da fermare senza scendere a disumani compromessi con la propria integrità morale. Un quadro nichilista e pessimista, riflesso delle dinamiche sociali dell'epoca, messo in scena però con un linguaggio troppo legato agli stilemi del genere, efficace solo se contestualizzato nel periodo di realizzazione. Rimangono comunque impresse la follia omicida di un Milian particolarmente calato nel ruolo e le efferate sequenze di pura e gratuita violenza (le agghiaccianti torture ai danni della famiglia borghese presa in ostaggio). Sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, musiche di Ennio Morricone.
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