La sfida delle mogli
Military Wives
2019
Paese
Gran Bretagna
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Cattaneo
Attori
Kristin Scott Thomas
Sharon Horgan
Jason Flemyng
Amy James-Kelly
Teresa Mahoney
Sophie Dix
Mentre i mariti sono lontani per combattere in Afghanistan, un gruppo di donne forma un coro. Susciteranno l'attenzione dei media, trovandosi al centro di un movimento globale.
Il regista londinese Peter Cattaneo, dietro la macchina da presa del cult Full Monty - Squattrinati organizzati (1997), torna al cinema a dieci anni di distanza dal trascurabile The Rocker - Il batterista nudo (2008) con un nuovo progetto corale, nel tentativo di tornare a toccare, almeno in parte, le corde del suo esordio. Cattaneo, nominato anche all’Oscar con l’esordio di ventitré anni fa ma incapace di lasciare il segno coi suoi film successivi, dirige la storia vera di un gruppo di donne che hanno trovato nella musica uno sfogo terapeutico: un orizzonte ideale attraverso il quale riscattare delle vite vissute troppo all’ombra dei mariti e del loro totalizzante impegno al fronte, carico di ombre pubbliche e private, senso di precarietà e logorio costante, direttamente connesso tanto alla distanza quanto all’attesa («Non abbiamo il privilegio di essere contro la guerra, siamo sposate alla guerra», dice una di loro). Tutti temi ai quali La sfida delle mogli si limita però ad alludere debolmente, con un tono intimo e raccolto, non di rado dolce e complice, ma anche con un’esilità che sconfina spesso nel bozzetto con dalla sua buoni sentimenti, retorica ingrigita e mogia, esecuzioni con melassa incorporata di Angels di Robbie Williams e Time After Time di Cyndi Lauper e poco altro (eccezion fatta per il finale, comunque decisamente intenso nel suo ricorso ai primi piani). Il cast femminile, nonostante la rilevanza accordata, non ha modo di svettare pur scaldando il cuore in più di un’occasione, mentre a risaltare è soprattutto l’efficacia di un’attrice di razza come Kristin Scott Thomas. In una sequenza Cattaneo si diverte a citare Full Monty con delle battute che alludono a degli spogliarellisti. Presentato al Toronto Film Festival e alla Festa del cinema di Roma nel 2019 e distribuito on demand nell’aprile 2020 causa emergenza Coronavirus.
Il regista londinese Peter Cattaneo, dietro la macchina da presa del cult Full Monty - Squattrinati organizzati (1997), torna al cinema a dieci anni di distanza dal trascurabile The Rocker - Il batterista nudo (2008) con un nuovo progetto corale, nel tentativo di tornare a toccare, almeno in parte, le corde del suo esordio. Cattaneo, nominato anche all’Oscar con l’esordio di ventitré anni fa ma incapace di lasciare il segno coi suoi film successivi, dirige la storia vera di un gruppo di donne che hanno trovato nella musica uno sfogo terapeutico: un orizzonte ideale attraverso il quale riscattare delle vite vissute troppo all’ombra dei mariti e del loro totalizzante impegno al fronte, carico di ombre pubbliche e private, senso di precarietà e logorio costante, direttamente connesso tanto alla distanza quanto all’attesa («Non abbiamo il privilegio di essere contro la guerra, siamo sposate alla guerra», dice una di loro). Tutti temi ai quali La sfida delle mogli si limita però ad alludere debolmente, con un tono intimo e raccolto, non di rado dolce e complice, ma anche con un’esilità che sconfina spesso nel bozzetto con dalla sua buoni sentimenti, retorica ingrigita e mogia, esecuzioni con melassa incorporata di Angels di Robbie Williams e Time After Time di Cyndi Lauper e poco altro (eccezion fatta per il finale, comunque decisamente intenso nel suo ricorso ai primi piani). Il cast femminile, nonostante la rilevanza accordata, non ha modo di svettare pur scaldando il cuore in più di un’occasione, mentre a risaltare è soprattutto l’efficacia di un’attrice di razza come Kristin Scott Thomas. In una sequenza Cattaneo si diverte a citare Full Monty con delle battute che alludono a degli spogliarellisti. Presentato al Toronto Film Festival e alla Festa del cinema di Roma nel 2019 e distribuito on demand nell’aprile 2020 causa emergenza Coronavirus.
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