Billie the Kid (Jack Buetel) uccide un uomo durante una rissa e, ferito gravemente, viene nascosto da Doc Holliday (Walter Huston) in una capanna. Qui viene curato da Rio (Jane Russell), provocante compagna di Doc. Mentre lo sceriffo Pat Garrett (Thomas Mitchell) li cerca, tra Billy e Rio scoppierà la passione. Film rimasto nella storia più per le sue vicissitudini produttive che per i suoi (pochi) meriti artistici: girato nel 1941 ma poi bloccato dal Codice Hays per i suoi pruriginosi contenuti, venne distribuito solo nel 1943 dopo numerosi taglie e censure. Venne girato in parte da Howard Hawks (non accreditato), il quale venne sostituito in corsa dal folle produttore Howard Hughes, che impose anche la sua fiamma (Jane Russell) come attrice protagonista. Il risultato di questo caos produttivo è un film totalmente sgrammaticato, che soffre il cambio in cabina di regia, i diversi interventi della censura (peraltro totalmente superflui e ingiustificati) e la mano pesante di Hughes, che dà vita a un ritratto della donna di rara misoginia, ridotta a una via di mezzo tra trastullo erotico e odioso intralcio alle sane amicizie tra uomini. Interessante, a posteriori, invece, la descrizione del rapporto tra i due protagonisti maschili, con più di un riferimento omoerotico.