Leda Sultenfuss (Anna Chlumsky), adolescente inquieta, decide di cercare notizie sulla madre, morta durante il parto. Lascia così il padre Harry (Dan Aykroyd) e la matrigna incinta Shelly (Jamie Lee Curtis), recandosi in California dallo zio Phil (Richard Masur). Si innamorerà del giovane Nick (Austin O'Brien) e riuscirà a trovare finalmente una catarsi. Scialbo sequel-remake di Papà, ho trovato un amico (1991): stesso regista (Howard Zieff), un diverso sceneggiatore (Janet Kovalcik sostituisce Laurice Elehwany) e medesime caratterizzazioni superficiali e fastidiose, quando non insopportabili, a partire dall'irritante fanciulla intorno alla quale ruota la vicenda. Quintali di melassa per una pellicola moralistica e didascalica (l'iter di maturazione di Leda, con annessa, superflua, storia d'amore), che vorrebbe metaforizzare, attraverso drammi e vicissitudini personali, un periodo storico colmo di stravolgimenti sociali e politici: intenzioni fallite, risultato improponibile. Sempre meno attraente Jamie Lee Curtis, tristemente bolso Dan Aykroyd. Musiche di Cliff Eidelman.