In una notte del 1894, durante la festa di mezza estate, la contessa Julie (Saffron Burrows) si unisce alla servitù scatenando inevitabilmente il loro disagio e imbarazzo. Malgrado ciò, Julie comincia a corteggiare il giovane Jean (Peter Mullan), domestico di famiglia, il quale non riesce a sua volta a respingere gli ordini della sua padrona, chiedendo aiuto persino alla sua fidanzata, la cuoca Christine (Maria Doyle Kennedy). Mike Figgis dirige il secondo adattamento cinematografico dell'omonima tragedia di fine ‘800 scritta da August Strindberg, dopo La notte del piacere (1951) dello svedese Alf Sjöberg. Si tratta di un prodotto ben costruito e dalla pregevole attenzione sia per i dettagli che per la direzione degli attori, in cui i temi di fondo dell'opera originale riescono a emergere, anche se in termini un po' blandi: lotta di classe, giochi di potere, volontà a confronto, sesso e un paventato sadomasochismo. Peccato per la messa in scena troppo impersonale e la recitazione di modesta levatura. Rifatto con lo stesso titolo dalla regista Liv Ullmann nel 2014, con Jessica Chastain e Colin Farrell.