La moglie del cuoco
On a failli être amies
2014
Paese
Francia
Generi
Commedia, Sentimentale
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Anne Le Ny
Attori
Karin Viard
Emmanuelle Devos
Roschdy Zem
Philippe Rebbot
Anne Le Ny
Yan Tassin
L'energica Marithé (Karin Viard) lavora in un centro di formazione ed è divorziata ma in ottimi rapporti con l'ex marito Pierre (Philippe Rebbot). Alla vigilia della partenza per l'Erasmus del figlio (Yan Tassim) con cui vive, incontra Carole (Emmanuelle Devos), moglie di un affascinante e celebre chef (Roschdy Zem). Carole vorrebbe l'aiuto di Marithé per ricostruirsi un'identità professionale, ma la donna, contravvenendo ai suoi principi, si lascia irretire dai manicaretti del cuoco.
Al quarto film da regista, Anne Le Ny si conferma in linea con la "tendenza chic" di un certo cinema francese contemporaneo, partorendo un'esile commedia sentimentale che ha la pretesa di raccontare i tempi bui della crisi. Le prove attoriali sono discrete, soprattutto per la Viard, spiritosa e sbrigativa, e Zem, a suo agio dietro i fornelli tanto quanto con le pistole che solitamente si porta appresso negli action movie di cui è spesso protagonista. Tanto non basta per rivitalizzare una pellicola garbata ma ritrita, con qualche sprazzo di buonismo sociale (le operaie licenziate assunte come cameriere da Sam). La regista ritaglia per sé il ruolo (poco verosimile e decisamente narcisista) della nuova compagna di Pierre. Un prodotto privo di appeal, sempre attento al politicamente corretto e mai incisivo.
Al quarto film da regista, Anne Le Ny si conferma in linea con la "tendenza chic" di un certo cinema francese contemporaneo, partorendo un'esile commedia sentimentale che ha la pretesa di raccontare i tempi bui della crisi. Le prove attoriali sono discrete, soprattutto per la Viard, spiritosa e sbrigativa, e Zem, a suo agio dietro i fornelli tanto quanto con le pistole che solitamente si porta appresso negli action movie di cui è spesso protagonista. Tanto non basta per rivitalizzare una pellicola garbata ma ritrita, con qualche sprazzo di buonismo sociale (le operaie licenziate assunte come cameriere da Sam). La regista ritaglia per sé il ruolo (poco verosimile e decisamente narcisista) della nuova compagna di Pierre. Un prodotto privo di appeal, sempre attento al politicamente corretto e mai incisivo.
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