Il mondo di Apu
Apur Sansar
1959
Paese
India
Genere
Drammatico
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Satyajit Ray
Attori
Soumitra Chatterjee
Sharmila Tagore
Alok Chakravarty
Dopo la morte della madre e senza più alcun legame familiare, Apu (Soumitra Chatterjee) cerca lavoro a Calcutta, mentre alloggia in una modesta stanza in affitto. Una serie di coincidenze lo porta a sposare la giovanissima Aparna (Sharmila Tagore). Nuove e impreviste prove complicheranno il suo cammino. Capitolo conclusivo della Trilogia di Apu, dopo Il lamento sul sentiero (1955) e Aparajito (1957). Reduce da una serie di insuccessi commerciali, Ray avvertiva la necessità di realizzare un film che potesse riavvicinarlo al pubblico indiano. Lo spunto quasi casuale di realizzare un terzo, non previsto, capitolo sul personaggio di Apu richiese la stesura di una sceneggiatura originale, che affrontasse il suo definitivo passaggio dalla giovinezza all'età adulta. In perfetta continuità con i due tasselli precedenti e frutto di una piena maturità autoriale, chiude mirabilmente quello che si può considerare un grande romanzo di formazione filmato. La forma dilatata del racconto, affine a quella dei grandi poemi epici indiani del Mahabharata e del Ramayana, serve a Ray per tracciare la lunga parabola di un eroe laico dell'India contemporanea. Apu, nel suo diventare uomo, è infatti precursore del cambiamento che vivrà il suo paese, nella delicata transizione dal mondo dei padri a quello dei figli, dalla campagna alla città, dalla tradizione al progresso. Per il ruolo del protagonista fu scelto Soumitra Chatterjee, che sarebbe diventato il più assiduo tra gli abituali attori di Ray realizzando con lui un totale di ben quindici pellicole. Oltre alla sublime regia, straordinarie sono anche la fotografia di Subrata Mitra e la colonna sonora di Ravi Shankar.
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