Il regista finlandese Mika Kaurismäki intraprende un viaggio in Sud America alla ricerca delle origini e delle peculiarità della musica brasiliana. Girato sull'onda della passione personale del regista finnico, fratello del più conosciuto Aki, per i ritmi e le tonalità calde e allegre della musica brasiliana, Moro no Brasil non è che una collezione di testimonianze tanto di musicisti importanti quanto di semplici persone, nel tentativo di comprendere e di mostrare l'importanza capitale che la musica riveste per la popolazione brasiliana. Narrato come un diario di viaggio, il film si presenta formalmente come un documentario classico: voce fuori campo, spezzoni di viaggio, interviste alle persone e ai musicisti, lunghe sequenze musicali. Ne consegue un'opera che, se già desti qualche interesse sul piano etno-musicologico (la musica come parte fondativa di un popolo, che ne influenza umori e azioni), sul piano cinematografico non riesce mai a costruire un suo focus di interesse tanto narrativo quanto linguistico intorno alla vicenda, finendo per essere ripetitivo e monotono. Solo per appassionati.