Nel giorno delle sue nozze, Susan viene colpita da un piccolo meteorite che la trasforma in un gigante: la ragazza viene allora reclusa in una base segreta chiamata Ginormica con altri “mostri” come lei. Quando una minaccia aliena incomberà sulla Terra, saranno proprio questi strani esseri a dover salvare il pianeta e l'umanità.

Di mostri e alieni la cinematografia mondiale è piena, ma la DreamWorks decide in modo originale di unire il filone horror a quello fantascientifico per giocare nel territorio che le è più congeniale, ossia l'animazione più dissacrante. Come avvenuto con le fiabe classiche nella saga dell'orco Shrek, la pellicola pullula di simpatici antieroi frutto di mutazioni genetiche, che fungono da parodia ai classici del genere. Se sul piano dell'intreccio rimane comunque una storia molto semplice e tutt'altro che innovativa (l'emarginato che diventa eroe è un topos fin troppo classico), a vincere è il tono leggero e fluido, unito a una regia ben strutturata e capace di alternare pathos e spensieratezza. Inoltre, questo film di Rob Letterman e Conrad Vernon segna un ulteriore passo in avanti fatto dalla DreamWorks nel campo visivo: è il primo lungometraggio d'animazione in computer grafica 3D a essere stato prodotto dalla celebre casa americana.