Un piccolo gruppo di superstiti, scampati alla guerra atomica, raggiunge un rifugio, dove vive uno scienziato (Paul Birch) con sua figlia (Lori Nelson). Un misterioso mostro mutante sarà una grave minaccia per tutti loro. Dopo due western (Cinque colpi di pistola e La meticcia di fuoco, entrambi del 1955), Roger Corman firma la sua prima pellicola di genere fantastico (in questo caso un mix tra horror e fantascienza). Aperto da un'inquietante visione apocalittica della Terra, il film possiede il fascino del vintage e del basso budget, come si può vedere anche dall'aspetto del mostro, oggi terribilmente datato. Corman ha buone trovate nelle riprese degli esterni e mette in scena una pellicola da un lato troppo elementare (nella narrazione) e dall'altro eccessivamente ambiziosa (i dialoghi). Il risultato, comunque, incuriosisce molto e liquidare il film prima di vederlo sarebbe un errore.