Henry Jekill (Paul Massie), uno scienziato tradito dalla moglie Kitty (Dawn Addams), brevetta una pozione che gli permetta di capire meglio la psiche umana e che lo trasformerà in un assassino sanguinario. Nel costruire la propria rilettura del classico racconto di Jekill and Hyde, Fisher gioca al ribaltamento dello stereotipo: qui Mr. Hyde non è più un mostro peloso e deforme, ma un giovane aitante e la ferinità è tutta incarnata dal vorace appetito sessuale che lo porta a vendicare il suo timido alter ego stuprando e uccidendo la moglie fedifraga. Un gioco psicologico di riscatto dalle frustrazioni e deflagrazione violenta delle pulsioni erotiche represse, reduplicata anche dalla figura della consorte, perfetta donna di casa di giorno e torrida traditrice la notte. Purtroppo a un'idea interessante non corrisponde un adeguato sviluppo: mancano trovate cinematografiche e guizzi registici degni di vivacizzare la narrazione, mentre Massie non è all'altezza del suo complesso personaggio. Curiosamente Christopher Lee, che interpreta l'amante della signora Jekill, sarà chiamato poi a vestire i panni del tormentato dottore in La vera storia del dottor Jekill (1971).