Il mostro di Magendorf
Es geschah am hellichten Tag
1958
Paesi
Rft, Svizzera, Spagna
Generi
Thriller, Poliziesco, Drammatico
Durata
100 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ladislao Vajda
Attori
Heinz Rühmann
Gert Fröbe
Michel Simon
Sigfried Lowitz
L'ispettore Matthäi (Heinz Rühmann) riceve la telefonata di un ex ladro che aveva contribuito a far arrestare, il quale gli comunica di aver rinvenuto il cadavere di una bambina. Inizialmente ritenuto uno dei principali indiziati, nonostante la diffidenza dell'ispettore, l'uomo dopo l'arresto si suicida. Matthäi decide di proseguire le indagini, convinto che l'assassino sia un serial killer.
Tra infanticidi, serial killer e un corpo di polizia incapace di catturare il vero colpevole, i rimandi al langhiano M – Il mostro di Düsseldorf (1931) sono evidenti, eppure Ladislao Vajda riesce a offrire una versione personale e d'impatto di un tema non particolarmente originale. La solida sceneggiatura, scritta dall'autore insieme a Hans Jacoby e allo scrittore Friedrich Dürrenmatt (il quale ne ricaverà il romanzo La promessa), è al servizio di personaggi ben caratterizzati, funzionali nella loro ambiguità: a parte i bambini, che raccontano la verità e non vengono creduti, tutti gli adulti hanno qualcosa da farsi perdonare, perfino l'ispettore che sceglie di creare una trappola coinvolgendo un'inconsapevole ragazzina, così da rischiare la sua vita in nome della verità. La regia di Vajda è pulita e asciutta, riuscendo a eliminare il superfluo e concentrandosi sull'essenziale: il risultato è un film fluido e ben strutturato, forte di una costruzione ben oliata che mantiene alta la suspense. Sa indubbiamente troppo di già visto, ma lo si può godere ugualmente. Presentato in concorso al Festival di Berlino.
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