Parigi, fine '800. In una città trasformata dalla rivoluzione bohémien, l'inglese Christopher (Ewan McGregor) decide di dedicarsi alla scrittura in totale libertà, assaporando la vivace atmosfera di Mont-Martre. Ma la conoscenza di Satine (Nicole Kidman), étoile del Moulin Rouge, stravolgerà la sua vita.
Dopo il notevole Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996), Baz Luhrmann mette in scena la sua visione della Belle Époque: il regista australiano sfrutta a dovere l'ambientazione storica per dare pieno sfogo al suo spiccato senso dello spettacolo. Moulin Rouge! è un musical eccessivo e barocco che invade gli occhi dello spettatore grazie alla magnificenza delle scene di ballo, in cui gli eleganti costumi e le colorate scenografie contribuiscono a restituire un'atmosfera smaccatamente sfarzosa. Interessante la scelta di proporre una reinterpretazione in chiave postmoderna di grandi successi pop (da David Bowie a Christina Aguilera, passando per Fatboy Slim e Beck) calati in un contesto evidentemente anacronistico. A tratti ridondante e in parte vittima di una scrittura poco fluida, è però un lungometraggio capace di trascinare e coinvolgere a dovere. Colonna sonora memorabile e due protagonisti che dimostrano (anche) notevoli doti canore. Presentato in concorso al 54° Festival di Cannes.