Joe (Michael Maloney) è un attore disoccupato e in crisi, che decide di provare a mettere in scena l'Amleto di Shakespeare. La sua trasposizione teatrale coinvolge una compagnia di improbabili attori, ognuno con una storia personale che, in maniera inconsapevole, si cuce addosso ai personaggi che dovrebbero ricoprire. Le prove proseguono intervallate da una serie di guai, fino alla prima che avviene durante la vigilia di Natale in un paesino del Surrey. Mentre stava lavorando alla sua monumentale versione cinematografica dell'Amleto, Branagh ha realizzato una piccola quanto riuscita commedia, girata in uno splendido bianco e nero (Roger Lanser) e costruita con ironia e intelligenza, esasperando, ma non troppo, il variopinto mondo degli attori. Suddiviso in atti, è un film ricco di situazioni spassose che restituiscono con buona dovizia di particolari le difficoltà di chi è impegnato a mettere in scena un'opera. Con questa commedia, Branagh torna a dichiarare la propria devozione al teatro, trovando una nuova via per dimostrare quanto quest'arte sia ancora moderna e necessaria. Niente di nuovo, ma è un lungometraggio curato in ogni suo aspetto.