Alcuni attori e attrici sono costretti a restare all'interno di un hotel durante la pandemia nel tentativo di ultimare un bizzarro film d'azione pieno di computer grafica e di… dinosauri.

«Questo film farà dimenticare al mondo tutti i suoi problemi»: è una delle battute presenti all’interno di Nella bolla, pellicola che in realtà fa esattamente il contrario aggiungendo ai suoi spettatori un ulteriore problema, ovvero l’aver scelto di vedere questo film. Judd Apatow raggiunge il punto più basso della sua carriera con una pellicola che non si capisce bene cosa sia vista la sua devastante pochezza, indecisa se essere una semplice commedia grossolana a buon mercato, oppure una sorta di riflessione un po’ ironica sulla pandemia. In entrambi i casi il risultato è impietoso, soprattutto a causa di una sceneggiatura che sembra pensata da un bambino dell’asilo nido e da una messinscena che vuole forse creare una satira della computer grafica, ma finisce soltanto per rendersi stucchevole e insopportabile. Come se non bastasse, il film annoia a causa di una durata eccessiva e di una carenza di idee degne di questo nome, mentre il cast non fa davvero nulla per alzare minimamente le sorti di questo lungometraggio che sarebbe stato meglio rimanesse nei cassetti dei produttori.