Jack Friar (Samuel L. Jackson), poliziotto prossimo alle vacanze, decide di fare un favore a un'amica prima di partire: mettersi sulle tracce della sua giovane figlia che è scappata di casa. La troverà ma, durante le ricerche, finirà nelle grinfie di una banda di criminali che lo terrà come ostaggio. A sorvegliarlo ci sarà l'affascinante Erin (Milla Jovovich) che lo manipolerà a suo piacimento. Brutto scivolone per Bob Rafelson che dirige questo thriller cercando (inutilmente) di rimanere fedele al suo stile di regia asciutto, ambientando la maggior parte della vicenda in interni. I colpi di scena però non funzionano adeguatamente e No Good Deed – Inganni svelati si trascina stancamente per la sua intera durata: una volta capito dove il film vuole andare a parare, la noia fa da padrona e il ritmo cala sempre di più col passare dei minuti. Samuel L. Jackson fa quel che può per portare la barca in porto, e Milla Jovovich deve ringraziare la sua bella presenza scenica perché a livello recitativo è inespressiva e spaesata. Ispirato a un racconto di Dashiell Hammett.