Non aprite quella porta
The Texas Chain Saw Massacre
1974
Paese
Usa
Genere
Horror
Durata
83 min.
Formato
Colore
Regista
Tobe Hooper
Attori
Marilyn Burns
Gunnar Hansen
Paul A. Partain
Allen Danziger
William Vail
Teri McMinn
Edwin Neal
Jim Siedow
John Dugan
Dopo che una serie di atti vandalici ha colpito un cimitero di campagna texano, un gruppo di ragazzi (Marilyn Burns, Paul A. Partain, Allen Danziger, William Vail, Teri McMinn), a bordo di un furgone, va a controllare la tomba del nonno di due di loro. Incontreranno un autostoppista psicolabile (Edwin Neal), membro di una famiglia di maniaci cannibali: l'incubo ha inizio. Unica vetta della discontinua carriera cinematografica di Tobe Hooper, Non aprite quella porta può essere considerato uno dei capostipiti del puro slasher. L'indimenticabile famiglia di freaks, capitanata dall'enorme ritardato mugolante Leatherface (Gunnar Hansen) armato di motosega, si è inserita nell'immaginario horror come uno dei nuclei più inquietanti e spaventosi di sempre. Ma la forza del film non sta solo nei personaggi, per quanto incisivi: sono molte le sue particolarità innovative, a cominciare dal bassissimo costo di realizzazione, evidente nell'utilizzo di tecniche semplici, ma straordinariamente efficaci. Quello della famiglia cannibale è un vero e proprio mondo alla rovescia, fatto di convenzioni estetiche e sociali parallele e contrarie a quelle della società “regolare”: la casa maledetta è “decorata” in maniera artistica con oggetti che si richiamano all'artigianato tribale dei nativi americani, realizzati con i resti delle vittime macellate, visti alla stregua di animali da cortile. Vagamente ispirato alla vera storia di Ed Gain, maniaco profanatore di tombe che usava decorare la propria abitazione con parti di cadaveri, rappresenta una forte stoccata all'America del suo tempo, insinuando che è finita l'epoca dell'utopia hippy e nuovi mali si annidano nel buio della contemporaneità, pronti a colpire quando meno ce lo si aspetti. Tra le sequenze più significative, il bellissimo finale con Leatherface che rotea disperato la motosega in un'alba insanguinata. A causa delle sequenze di ultraviolenza, è stato vietato ai minori di 18 anni in numerosi paesi. Diversi seguiti e remake: nessuno, naturalmente, all'altezza dell'originale.
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