La studentessa universitaria Nedjima (Lyna Khoudri), sfida costantemente, insieme alle sue amiche e colleghe, i limiti sempre più restringenti della società algerina degli anni ’90. Neanche i continui attentati terroristici di stampo religioso la fermeranno dal perseguire il suo sogno di diventare una stilista. 

Presentata in competizione nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2019 e vincitore di due César l’anno successivo (uno al miglior film d’esordio e l’altro all’attrice più promettente), Non conosci Papicha è un’opera prima travolgente che sfrutta momenti di tragedia intollerabili e altri di cieco ottimismo per mostrare una società sull’orlo del baratro. Grazie anche ad una sconvolgente interpretazione di Lyna Khoudri, emerge tutta la disperazione di Nedjima la quale, nonostante le vessazioni e la morte dei suoi cari per mano dei terroristi, non smette di cercare nelle pieghe dell’haik (indumento femminile rettangolare che copre tutto il corpo), la libertà mancante nella società algerina negli anni ‘90. È quindi di impareggiabile eloquenza il gesto di trasformare un abito simbolo delle imposizioni dei fondamentalisti islamici, in un mezzo in grado di esprimere le rivendicazioni femminili di cui la stessa protagonista si fa promotrice. Se non vi è alcun dubbio che la giovane regista sia riuscita a trasmettere i sentimenti dei personaggi in maniera limpida e chiara, può invece migliorare nella gestione della ritmo. Troppe volte infatti sembrano alternarsi momenti di relativa quiete con altri ben più caotici, portando la narrazione ad essere più nevrotica di quanto fosse originariamente desiderato. La speranza è che quest’opera costituisca solo il primo passo del cammino di un’autrice sicuramente intrigante.