Non guardarmi: non ti sento
See No Evil, Hear No Evil
1989
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Arthur Hiller
Attori
Gene Wilder
Richard Pryor
Joan Severance
Kevin Spacey
Alan North
Anthony Zerbe
Kirsten Childs
Wally Karue (Richard Pryor), non vedente, trova lavoro presso l'edicola del sordo Dave Lyons (Gene Wilder). Accomunati dai rispettivi handicap, i due diventano amici, finendo nel mirino di una seducente serial killer (Joan Severance) dopo aver assistito a un omicidio; inseguiti dalla polizia, vivranno rocambolesche avventure.
Commedia degli equivoci diretta da Arthur Hiller e dominata dalla verve attoriale dei due protagonisti. La sceneggiatura di Earl Barret, Arne Sultan, Eliot Wald, Andrew Kurtzman e Gene Wilder è un semplice canovaccio senza nerbo, ma il climax catastrofico si rivela a tratti irresistibile e i siparietti tra Lyons e Karue (con annessi usurati ma simpatici fraintendimenti sulle menomazioni fisiche) colpiscono spesso nel segno. Certo, alla lunga il giochino mostra la corda e le trovate comiche dei dialoghi rasentano spesso la trivialità più bieca (l'erezione con cui Dave minaccia la bella assassina). Tanto godibile quanto, fondamentalmente, inconsistente. Kevin Spacey è Kirgo, Anthony Zerbe è Sutherland. Musiche di Stewart Copeland, fotografia di Victor J. Kemper.
Commedia degli equivoci diretta da Arthur Hiller e dominata dalla verve attoriale dei due protagonisti. La sceneggiatura di Earl Barret, Arne Sultan, Eliot Wald, Andrew Kurtzman e Gene Wilder è un semplice canovaccio senza nerbo, ma il climax catastrofico si rivela a tratti irresistibile e i siparietti tra Lyons e Karue (con annessi usurati ma simpatici fraintendimenti sulle menomazioni fisiche) colpiscono spesso nel segno. Certo, alla lunga il giochino mostra la corda e le trovate comiche dei dialoghi rasentano spesso la trivialità più bieca (l'erezione con cui Dave minaccia la bella assassina). Tanto godibile quanto, fondamentalmente, inconsistente. Kevin Spacey è Kirgo, Anthony Zerbe è Sutherland. Musiche di Stewart Copeland, fotografia di Victor J. Kemper.
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