A poche ore dalle nozze, Alice (Aisha Cerami) abbandona il neosposo Antonio (Antonio Albanese) e si rifugia in una comunità new age, dove cerca conforto nella saggezza di un guru (Shel Shapiro). Il marito, disperato, farà di tutto per riprendersela. Al terzo film da regista, Albanese dimostra ancora una volta di essere meno a suo agio dietro la macchina da presa che davanti. Probabilmente intimorito e insieme impacciato dal ruolo che non gli è congeniale, l'attore finisce per dirigere una commediola statica, che satirizza in maniera scontata sul tema (già non originale di per sé) della febbre new age. Non lo aiuta la Cerami, già sua partner nel precedente La fame e la sete (1999), figlia d'arte dello sceneggiatore e scrittore Vincenzo, che qui collabora anche alla sceneggiatura insieme a MIchele Serra. Divertente la partecipazione di Shel Shapiro, ma nel complesso è un lungometraggio che non lascia davvero nulla (di positivo) da ricordare.