In un futuro prossimo, in un'America dove la disoccupazione e la criminalità sono ai minimi termini, il governo ha previsto dodici ore ogni anno in cui qualsiasi crimine, omicidio compreso, non verrà punito. Un lasso di tempo notturno in cui non si può chiamare la polizia e in cui la legge non ha alcun diritto sui cittadini. Come sempre, James Sandin (Ethan Hawke) e la sua famiglia si rinchiudono in casa durante la nottata, ma questa volta c'è un uomo indifeso che bussa alla loro porta e non è facile capire cosa sia giusto fare.
Scritto e diretto da James DeMonaco, un thriller fantascientifico ad alta tensione che ha dalla sua un soggetto indubbiamente accattivante: una notte per sfogare ogni pulsione repressa in una società in cui ogni cosa è perfetta, ordinata, impeccabile. Ed è proprio qui, dove l'armonia regna sovrana, che il caos colpisce spietato, anche se soltanto per poche ore. Spunti interessanti ma, malauguratamente, non supportati da una narrazione all'altezza: il copione è pieno di stereotipi e finisce per risultare poco credibile e grossolano già dopo alcuni minuti. DeMonaco non ha saputo come portare avanti l'idea iniziale e si è affidato a colpi di scena ridicoli e a trucchetti registici di maniera. Alla fine, ci si annoia anche. Straordinario, quanto immeritato, successo di pubblico negli Stati Uniti.